ZANZIBAR, TRA SPIAGGE, ESCURSIONI E CURIOSITA’

Tra le prime zone da visitare a Zanzibar, quella più blasonata è quella a nord ovest, quel piccolo tratto di spiaggia che va da kendwa a Nungwi. La maggior parte delle persone si ritrovano qui perché si sente meno il fenomeno delle maree, ciò non significa che sia assente ma ha degli effetti diversi rispetto ad altre zone dell’isola. A Kendwa, ad esempio, la spiaggia, quando sale la marea, si accorcia fino a dimezzarsi mentre spostandosi verso Nungwi scompare proprio del tutto tant’è che la parte attrezzata viene protetta con degli appositi terrazzamenti. Il vantaggio è che comunque la spiaggia è sempre balneabile oltre a essere una delle più belle dell’Oceano Indiano. Qui i costi sono più elevati rispetto al resto dell’isola e si gode dei tramonti mozzafiato.

Zanzibar

Scendendo leggermente, spostandoci sulla costa nord est all’altezza di Matemwe si possono vedere le caratteristiche proprie della costa est, quindi le spiagge si allungano notevolmente e il fenomeno delle maree si accentua. Con la bassa marea il mare si ritira di diverse centinaia di metri. Famosa è l’isola di Mnemba anche per le sue escursioni ma sull’isola non si può scendere perché è privata, si dice che l’abbia acquistata Bill Gates. E’ possibile tuttavia fare del buono snorkeling.

Zanzibar

Scendendo ancora si arriva in piena costa est all’altezza di kiwengwa dove sono nati i primi resort. Qui le spiagge rispecchiano al cento per cento l’immaginario della lunga spiaggia bianca. Le donne quando scende la marea vengono a raccogliere le alghe che poi fanno essiccare, vengono i bambini per giocare con le stelle marine e a raccogliere le conchiglie, insomma si può fruire anche nella bellezza della vita locale.
Scendendo si arriva a Uroa. Nel periodo che va da settembre ad ottobre la spiaggia non è balneabile data la presenza delle alghe. Quindi occorre prestare attenzione ad eventuali offerte stracciate in questi mesi.
Occorre menzionare poi la penisola di Michamwi. Anche qui si susseguono diversi resort e le caratteristiche sono le stesse della della costa est.
Si prosegue poi per Paje, sul tratto sud dell’isola dove c’è tendenzialmente più vento. La costa diventa a tratti leggermente rocciosa. Poco distante da Paje va citato il locale famosissimo “The Rock” costruito peraltro da un italiano nel mare. Quando si abbassa la marea si raggiunge a piedi mentre quando poi l’acqua sale per tornare a riva serve l’ausilio del barcaiolo.

Zanzibar, The Rock
Zanzibar, The Rock

ESCURSIONI

Tra le escursioni imperdibile quella a Stone Town quindi la parte vecchia dell’antica capitale che è patrimonio dell’umanità Unesco. Qui si possono vedere le tracce lasciate dai vari popoli che si sono avvicendati sull’isola di Zanzibar. Bellissimi i suoi vicoli con le bancarelle e lo stile coloniale inconfondibile.
Un’altra escursione molto interessante da fare quella a Prison Island. Zanzibar infatti è stata resa tristemente nota dalla tratta degli schiavi che ha fatto di quest’isola un punto strategico per gli scambi commerciali sia per la presenza di spezie (infatti Zanzibar è famosa per essere l’isola delle spezie) ma purtroppo anche perché venivano venduti gli schiavi all’asta. Una bella abbinata che si può fare con Prison Island è la visita all’isola di Nakupenda, anche nota come l’isola che scompare perché è un lembo di sabbia bianchissima che quando sale la marea va completamente sott’acqua.
Altre cose interessantissime da fare sono le escursioni con le imbarcazioni a vela tipiche, si può andare all’estremo sud dove spesso si avvistano i delfini oppure un’altra attività molto gettonata è andare alla foresta di Jozani dove si possono vedere le Red Columbus che sono scimmiette dalla schiena rossa presenti solo a Zanzibar.

Zanzibar

CURIOSITA’

Questa è la patria natale del compianto Freddie Mercury. Zanzibar è inoltre nota, oltre che per le spezie, anche per le porte intagliate in legno. Qui da secoli vengono prodotte artigianalmente queste porte che una volta venivano costruite ancor prima dell’abitazione e andavano a definire lo status sociale di chi le possedeva quindi più erano riccamente intagliate più la famiglia era facoltosa. Altra curiosità è che qui l’italiano è parlato praticamente da tutti, bambini compresi che non fanno nessuna fatica ad apprendere nuove lingue. La valuta accettata piò essere sia il dollaro che l’euro senza problemi. Gli atm non sono tanto ben distribuiti in maniera capillare e si può prelevare solo con carta di credito.
Qui il paradiso del diving (immersioni) è l’isola di Pemba non facilissima da raggiungere perché dalla capitale oppure da Zanzibar serve un altro volo interno e poi altre tre ore di tragitto che portano dall’aeroporto alle spiagge più belle però ne vale assolutamente la pena. C’è addirittura un resort con delle stanze sott’acqua dalle quali si può ammirare lo spettacolo sottomarino.