TODI, UMBRIA, LA CITTA’ PIU’ VIVIBILE AL MONDO

Antichi palazzi, Chiese, piazze, sono oggi la testimonianza di un passato d’arte e cultura in una delle città tra le più vivibili del mondo, Todi.
L’Umbria è molto piccola e facile da aggirare. Todi è raggiungibile in auto tramite l’autostrada del Sole (A1) o tramite l’autostrada Adriatica (A14) ma anche in treno e in autobus.

LEGGENDA SULLE ORIGINI DELLA CITTA’

Storia e mito si fondono nel racconto sulle origini della città.
Tutto ebbe inizio in un tempo antico, come narrato da un antichissima leggenda.
E’ una leggenda molto affascinante e anche accattivante perché riguarda questo gruppo di umbri i quali avevano deciso di fondare la loro città lungo le rive del Tevere.
Durante la pausa pranzo, dopo aver apparecchiato e imbandito la tavola, improvvisamente dal cielo spunta un aquila bianca che con gli artigli afferra la tovaglia e la va a depositare sulla sommità del colle.
Questo avvenimento viene preso dai fondatori come un monito degli dei che indicavano il posto dove si sarebbe dovuta costruire la città, quindi sulla sommità del colle e non nella pianura lungo il Tevere.
Questa la leggenda da cui poi scaturisce anche la giustificazione dello stemma della città di Todi che è questa maestosa aquila bianca che però ha una caratteristica, tiene ancora tra gli artigli la tovaglia che imbandiva la tavola.
Successivamente quando il comune di Todi inizia a espandersi e conquista le città di Terni e Amelia, a rappresentare simbolicamente questa soggezione vengono posti sotto le ali dell’aquila due aquilotti neri che raffigurano appunto Terni e Amelia.

VISITARE TODI

A Todi ci sono tantissimi spazi da visitare, veramente accattivanti, che abbracciano tutte le epoche storiche,
La sede della città, la culla principale, è Piazza del Popolo, un salotto meraviglioso contornato da palazzi storici bellissimi.
Dalla piazza, cuore del centro urbano, si diramano le strade i bellissimi vicoli all’interno della città medievale visitabile grazie al sistema museale cittadino estremamente articolato che svela la città al turista in tutte le sue caratteristiche.
Assolutamente consigliabile è una visita all’interno delle suggestive Cisterne: mirabile esempio d’arte idraulica dei romani che dopo aver riorganizzato l’assetto urbano progettarono e realizzarono un sistema di condotte, cisterne e cunicoli per drenare l’acqua.
Visitando le sale, divise per sezioni, del museo comunale si entra in contatto con la storia della città.
Dalla sezione storica si passa alla sala dedicata ai santi protettori Cassiano, Callisto, Degna e Romana che in un’antica pala presentano la città di Todi su un piatto.
Si passa poi alla sezione archeologica, a quella numismatica per continuare verso quella dei tessuti e la pinacoteca.
Un patrimonio d’arte di grandissimo valore raccolto intorno ad alcuni pezzi di particolare valore.

IN GIRO PER LA CITTA’

Dal museo poi il turista potrà iniziare un percorso cittadino andando a visitare gli spazi aperti come la Chiesa di San Fortunato considerata una delle Chiese gotiche più belle del centro Italia dove poi potrà salire sulla sommità del campanile e da lì ammirare la bellezza della campagna circostante.
San Fortunato è il principale Santo protettore della città a cui è dedicata l’omonima Basilica in cui sono custodite le tombe degli altri santi protettori della città.
La facciata con un bellissimo portale tardo gotico lascia spazio all’interno dall’austera sobrietà.
Tredici cappelle si aprono lateralmente, in una di queste l’unico affresco in terra umbra di Masolino Da Panicale e subito dopo, completamente affrescata, la Cappella di San Francesco.
Nella cripta le tombe dei santi protettori affiancano quella di Jacopone Da Todi, una delle figure più controverse e note del panorama italiano, clericale e letterario, di tutti i tempi.

Tappa successiva è il Monastero quattrocentesco delle Lucrezie.
Dal suo chiostro, circondato dal verde delle campagne, scorgiamo il Convento di Montesanto.

TEMPIO DELLA CONSOLAZIONE

Dal cuore della città ci si sposta al di fuori della cortina muraria ove sorge il bellissimo Tempio della Consolazione, uno degli edifici più affascinanti di Todi.
Tra i più significativi esempi di edifici a pianta centrale di tutto il rinascimento, il progetto originario ne lega la paternità a uno dei più illustri architetti dell’epoca, Donato Bramante.
La sua costruzione cominciò nel 1508 per concludersi dopo cent’anni.
L’edificio è a pianta centrale, a forma di croce greca. Dalla terrazza si solleva una grande cupola a tamburo che corona, con la sua lanterna, l’intero edificio alto più di 60 metri.
Il progetto ricorda da vicino quello originale della Basilica di San Pietro a Roma.
Date le minori dimensioni è facile capire come mai il progetto di Todi andò in porto più facilmente di quello di San Pietro.

Tempio della Consolazione, Umbria, Todi
Tempio della Consolazione, Umbria, Todi

Poco lontano si aprono due delle molteplici frazioni cittadine.
Dal borgo di Pontecuti in cui il casette in mattoni si stagliano addossate l’una all’altra al di là del ponte, ci si sposta in quella di Montenero.
Qui un lungo viale alberato scorre sino alla piazza del borgo con il palazzo signorile fortificato, simbolo dell’antico feudo della famiglia Lamberti di Todi.
Cuore della manifestazione (Todi Festival) è il bellissimo teatro comunale: un pregevolissimo soffitto affrescato ricopre la sala interna progettata, come l’intero stabile, dall’architetto Gatteschi, inaugurato nel 1876 e dopo alterne vicende e un periodo di chiusura, riaperto al pubblico dal 92.
Todi è la città dalle architetture antiche e delle sperimentazioni, dell’arte contemporanea, è il luogo della storia e della musica, è il luogo della grande bellezza declinata nelle sue mille forme.