ROSA CANINA, ROSA SELVATICA

Nome scientifico: Rosa canina L.
Famiglia: Rosaceae
La Rosa canina è un arbusto legnoso, cespuglioso, con rami pendenti dotati di robuste e grosse spine con base ingrossata.
Le foglie imparipennate, alla base hanno 2 stipole lanceolate, con 5-7 foglioline di colore verde tenero, ovali o ovato ellittiche, appuntite, generalmente glabre, dentellate ai margini.
I fiori su peduncoli glabri, solitari o in gruppi di 2-4, delicatamente profumati, hanno 5 sepali e 5 petali bianchi o rosati.
I sepali sono concresciuti e formano un ricettacolo simile a una coppa che contiene molti ovari; alla maturazione del frutto sono per lo più rivolti all’indietro.
I frutti, cinorrodi, sono in realtà falsi frutti, di colore rosso vivo a maturità, piriformi, carnosi e glabri, solitamente portati da brevi peduncoli, contengono molti acheni ricoperti di corte setole rigide.

Rosa canina, Rosa selvatica
Rosa canina, Rosa selvatica

DISTRIBUZIONE E HABITAT

La Rosa canina è una specie euroasiatica presente anche in Nord Africa, in Italia è segnalata in tutto il territorio.
Vegeta da 0 a 1900 m s.l.m. in radure, margine di boschi, siepi, prati, pascoli, campi e vigneti abbandonati, su cumuli di sassi.

UTILIZZO E PERIODO DI RACCOLTA

I cinorrodi possono essere raccolti da settembre a dicembre.
I frutti, raccolti dopo la prima gelata, sono utilizzati per preparare marmellate e sciroppi; possono inoltre essere anche mangiati crudi.
I petali possono essere posti a riposare per una settimana nella grappa alla quale conferiranno un colore rosato ed un aroma delicato.

RICETTA DELLA NONNA: Marmellata di rosa canina

Per preparare la marmellata di rosa canina occorre innanzitutto tagliare i frutti e rimuovere i semi e la peluria interna.
Pesarli, orli in una pentola e coprire d’acqua.
Cuocere per circa 40 minuti, aggiungendo acqua, se necessario.
Frullare e passare la purea in un colino a maglie strette.
Rimettere la purea ottenuta nella pentola, coprire con zucchero di canna integrale, in misura della metà del peso delle bacche, aggiungere 1 cucchiaino di vaniglia in polvere, fare addensare e porre in un barattolo a chiusura ermetica, quando ancora bollente.

NOTE

E’ una specie di difficile determinazione per la variabilità nei caratteri morfologici e i numerosi ibridi.
Fin dai tempi più antichi è stata simbolo di bellezza e leggiadria.
Nel dipinto del Botticelli La Nascita di Afrodite, la dea è raffigurata mentre sorge dalle acque sotto una pioggia di rose.
Il nome generico deriva dal greco rhòdon=rosa per il colore dei fiori; il nome specifico dal greco Kynos=cane poiché la radice di questa pianta veniva usata per curare la rabbia.
I cinorrodi della Rosa canina, per l’alto contenuto di vitamina C, venivano regolarmente consumati dai marinai durante i viaggi per mare per combattere lo scorbuto che decimava interi equipaggi.