DESCRIZIONE
L’ acetosella (Rumex acetosella L.) è una pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle POLYGONACEAE, glabra, con fusti eretti, striati e un pò arrossati alla base.
Le foglie, più o meno lungamente picciolate, sono astato-sagittate, con due orecchiette basali che formano quasi un angolo retto.
Le foglie cauline hanno lamina di minori dimensioni.
Il sapore acidulo delle foglie permette un facile riconoscimento della pianta.
Asse fiorale allungato, spesso privo di foglie, con infiorescenze ramificate con fiori maschili e femminili poco appariscenti, di colore rossastro.
Il frutto è un achenio.
DISTRIBUZIONE E HABITAT
Specie montana e alpina dei rilievi dell’Europa meridionale e dell’Asia occidentale.
InItalia è segnalata in tutto il territorio.
Vegeta da 0 a ca. 2000 m s.l.m.
Predilige incolti aridi e sabbiosi, acidofila.

PARTI UTILIZZATE E PERIODO DI RACCOLTA
Le giovani foglie possono essere raccolte da marzo a maggio.
Le giovani foglie e le infiorescenze socchiuse possono essere aggiunte alle insalate, sostituendo in parte l’aceto.
Questa specie si presta anche per salse, patate bollite, carni o pesce.
Aggiunta a fine cottura ai risotti, conferisce una piacevole nota acidula.
ATTENZIONE: i raccoglitori potrebbero confondere questa pianta con Arum maculatum L., specie tossica, che però ha foglie molto più grandi, spesse e coriacee e cresce in boschi umidi.
RICETTA DELLA NONNA: Insalata di acetosella e trota affumicata
Preparara una salsa con un pizzico di sale, un cucchiaio di pepe verde o rosa in salamoia, un cucchiaio di senape in grani, un cucchiaio di succo di limone, 1/2 spicchio di aglio schiacciato, un cucchiaio di erba cipollina sminuzzata, 3 cucchiai di olio extravegine di oliva.
Mescolare in una ciotola 3 manciate di acetosella, un avocado a cubetti, due filetti di trota affumicata a fettine, alcune folgioline tenere di finocchio selvatico tagliate sottili, una scorzetta di arancia e condire con la salsa precedentemente preparata.
CURIOSITA’
Poiché è una pianta molto ricca di vitamina C, una volta veniva utilizzata per curare lo scorbuto ma, contenendo molti ossalati, consumata in eccesso può essere tossica.
Il suo nome Rumex in latino significa lancia, giavellotto, per la forma delle sue foglie astato-sagittate; acetosella sta a sottolineare il sapore acidulo delle foglie masticate.