Riserva Naturale Regionale Grotte di Luppa

Ci troviamo nel territorio di Sante Marie, siamo al confine con la vicina Regione Lazio. Per la precisione siamo nella riserva naturale delle Grotte di Luppa, una riserva naturale delle più giovani, una delle ultime istituite dalla Regione Abruzzo e gestita da Legambiente. Questo è un ambiente molto particolare con caratteristiche sia di vegetazione che di fauna abbastanza più simili per certi versi a quelle del versante tirrenico che non a quelle delle montagne che siamo abituati a conoscere in Abruzzo. Nel territorio di Sante Marie nella riserva delle Grotte di Luppa quello che viene immediatamente agli occhi è la grande differenza della vegetazione che è caratteristica di questi ambienti che non sono ambienti montani anche a quota di 900-1000 metri, da ambienti caratterizzati dalla presenza del calcare ma da un terreno completamente diverso, un terreno più argilloso più marnoso quindi con una situazione che non si trova facilmente nelle grandi montagne abruzzesi.

Ci troviamo nel territorio di Sante Marie, siamo al confine con la vicina Regione Lazio. Per la precisione siamo nella riserva naturale delle Grotte di Luppa, una riserva naturale delle più giovani, una delle ultime istituite dalla Regione Abruzzo e gestita da Legambiente. Questo è un ambiente molto particolare con caratteristiche sia di vegetazione che di fauna abbastanza più simili per certi versi a quelle del versante tirrenico che non a quelle delle montagne che siamo abituati a conoscere in Abruzzo. Nel territorio di Sante Marie nella riserva delle Grotte di Luppa quello che viene immediatamente agli occhi è la grande differenza della vegetazione che è caratteristica di questi ambienti che non sono ambienti montani anche a quota di 900-1000 metri, da ambienti caratterizzati dalla presenza del calcare ma da un terreno completamente diverso, un terreno più argilloso più marnoso quindi con una situazione che non si trova facilmente nelle grandi montagne abruzzesi.

Ci troviamo nel territorio di Sante Marie, siamo al confine con la vicina Regione Lazio. Per la precisione siamo nella riserva naturale delle Grotte di Luppa, una riserva naturale delle più giovani, una delle ultime istituite dalla Regione Abruzzo e gestita da Legambiente. Questo è un ambiente molto particolare con caratteristiche sia di vegetazione che di fauna abbastanza più simili per certi versi a quelle del versante tirrenico che non a quelle delle montagne che siamo abituati a conoscere in Abruzzo. Nel territorio di Sante Marie nella riserva delle Grotte di Luppa quello che viene immediatamente agli occhi è la grande differenza della vegetazione che è caratteristica di questi ambienti che non sono ambienti montani anche a quota di 900-1000 metri, da ambienti caratterizzati dalla presenza del calcare ma da un terreno completamente diverso, un terreno più argilloso più marnoso quindi con una situazione che non si trova facilmente nelle grandi montagne abruzzesi.
Camminando all’interno della riserva ci troviamo in alcuni punti con delle vere e proprie inclusioni di massi calcarei. Cambia completamente il paesaggio, non abbiamo più marne e argille ma proprio questa dominanza di questa roccia che caratterizza l’intero appennino abruzzese e non solo. Lo notiamo anche dalla presenza di queste grandi pietre e dalla presenza delle piante che vivono proprio in “simbiosi” con il calcare, come i faggi che caratterizzano la maggior parte delle montagne Abruzzesi.
E’ un’area molto interessante dal punto di vista dell’arrampicata in particolare dell’arrampicata sui massi che uno sport all’aria aperta che richiede un attrezzatura veramente molto limitata e che permette di effettuare delle performance anche notevoli. E’ uno sport nato negli anni 70 e man mano si è sviluppato sempre di più.

Anche se esplorate da moltissimo tempo, attualmente sono parzialmente visitabili nel primo tratto dove è facile accedere seguendo una passerella in piena sicurezza. Queste grandi grotte dove scorre l’acqua, come molte altre cavità ipogee della nostra regione e dovunque nel mondo, sono abitate da animali molto particolari, soprattutto da pipistrelli appartenenti anche a specie molto rare e tutelate dalla Comunità Europea.

La Grotta di Luppa, detta anche “inghiottitoio” è immersa nei vari boschi di castagno di cui è ricco il territorio dei monti Carseolani, situati a cavallo tra l’Abruzzo e il Lazio.
Per raggiungerla bisogna percorrere la S.S. Tiburtina Valeria direzione Carsoli fino all’entrata della Riserva, segnalata da un’apposita tabella informativa. Il sentiero principale è lungo circa 5 km con un dislivello di 200 metri e conduce all’inghiottitoio di Luppa, al bosco di Luppa, alla falesia di Pietra Pizzuta, alla grotta del Tesoro, alla Fonte della Rocca, alla Fonte Lattéro e alle chiese di San Quirico e degli Alpini nella parte alta dell’abitato di Sante Marie.


Flora principale: castagno, faggi, aceri e noccioli;
Fauna principale: l’upupa, la ghiandaia, la gazza, la poiana, i gheppi, gli allocchi, i merli, le civette. Tra i mammiferi:  lupi, volpi, faine, martore, lepri, scoiattoli, tassi, istrici e ricci.

Lungo il percorso sono presenti pannelli didattici che illustrano le caratteristiche morfologiche e vegetazionali dell’area.
L’ingresso della cavità fu scoperto alla fine del 1800 da due escursionisti, Giovanni Voltan e Carlo Ignazio Gavini, molto attivi nella Marsica. Tuttavia le esplorazioni dell’area iniziarono solo nel secolo successivo.