RISERVA NATURALE DEI CICIU DEL VILLAR

In tutto l’arco alpino italiano, dal Piemonte alla Lombardia e al Trentino, i funghi di pietra sono conosciuti come “piramidi di terra”.
Quelli che si trovano nella valle del Rio Fansimagna, all’imbocco della Val Maira, presso Villar San Costanzo, sono conosciuti come “ciciu del Villar” o “ciciu’d pera”.
Questo nome significa “pupazzi del Villar” o “pupazzi di pietra”.

ORIGINE

I geologi le chiamano “colonne di erosione”, formate dall’erosione selettiva dei pendii. Mentre l’acqua scava i pendii, le rocce cadute dalle pareti rocciose sovrastanti (a volte a causa di terremoti) proteggono il terreno sottostante, formando queste strane forme. Siamo nella fascia pedemontana del cunese, tra Dronero e Busca, ad un’altitudine di 600-700 metri.

LA RISERVA

La Riserva Naturale Regionale di Ciçiu, gestita dal Parco delle Alpi Marittime, è visitabile tutto l’anno, tranne in caso di nevicate eccezionali.
Questo paesaggio, invisibile all’occhio umano, è in evoluzione.
L’erosione è ancora in corso e ci sono crolli sparsi di megaliti, lasciati alla forza di gravità piuttosto che all’acqua.
Presso il centro visitatori è possibile ottenere informazioni sulla geologia dell’area. All’interno della riserva si trovano un breve sentiero ginnico, un corso di formazione “Ciciuvagando” che è un vero e proprio museo diffuso e un sentiero escursionistico che gira completamente intorno alla riserva.
Sentieri più lunghi e impegnativi portano al Colle della Liretta e al Monte San Bernardo. Prima o dopo la passeggiata, vale la pena fermarsi a Villar San Costanzo, una chiesa parrocchiale del XVIII secolo che contiene i resti di un monastero medievale (torre gotica, cripta del XII secolo e campanile del XIV secolo).
Nella Cappella di San Giorgio si trova un mausoleo funerario splendidamente affrescato.
Da Dronero si sale brevemente alla Basilica romanico-gotica di San Costanzo al Monte, dove il santo fu martirizzato.
La cattedrale è uno dei monumenti religiosi più preziosi del Piemonte.

Ciciu del Villar
Ciciu del Villar

QUOTA: da 644 a 900 m
DISLIVELLO: 300 m
TEMPO: 1.45 ore
DIFFICOLTA‘: T
SEGNALETICA: bianco – rossa
QUANDO ANDARE: tutto l’anno ma non con neve abbondante

IL PERCORSO

Il villaggio di Villar San Costanzo è raggiungibile dalla strada che collega Dronero a Busca; è facilmente raggiungibile anche da Saluzzo e Cuneo.
La chiesa di questo villaggio merita una visita.
Dopo aver attraversato la frazione di Gera, seguendo le indicazioni per la riserva e per gli alberghi vicini, si raggiunge in breve tempo un piazzale (644 metri) dove è possibile parcheggiare.
Se partite a piedi da Villar San Costanzo, camminerete per 0,15 ore in più.
A piedi passerete davanti all’Hotel “I Ciciu” e arriverete al Centro visite della riserva.
Da qui un comodo sentiero vi condurrà in una piccola valle, alla base di un grande conoide alluvionale.
Lungo questo conoide alluvionale si sono sgretolate e spostate i cosiddetti massi di gneiss che oggi formano la “i cappelli” dei Ciciu.
Nel fitto bosco si trovano castagni, querce, frassini e aceri, mentre nella valle umida si trovano robinia, sambuco e nocciolo.
Con il percorso ginnico e la pista ciclabile Maira sulla destra, si seguono le indicazioni per il sentiero “Ciciuvagando”, che con saliscendi tocca la formazione rocciosa della Torre, alta circa 10 metri. Le rocce più imponenti sono protette da recinzioni e segnalate da cartelli. Dopo aver attraversato una panchina e una fontanella, si entra in un sentiero escursionistico protetto, segnalato da cartelli bianchi e rossi, e si percorre una curva in salita attraverso un fitto bosco di latifoglie.
Si prosegue in ripida salita, superando due edifici diroccati, fino a un bivio (900 m di altitudine, 1 ora) nei pressi di una captazione dell’acquedotto.
Lasciato il sentiero che sale verso il Colle Liretta, Rivoira e il Monte San Bernardo, si svolta a sinistra e si prosegue lungo il pendio circondato da pini, pioppi e betulle.
Più avanti, il sentiero entra in un fitto bosco di querce e tocca numerose formazioni di “ciciu”.
Infine, il sentiero passa attraverso un boschetto di larici e trascurata una diramazione sulla destra, si ritorna al centro visitatori e al parcheggio (0,45 ore).