RADICCHIELLA DI TERRASANTA

La Radicchiella di terrasanta (Crepis sancta L.) è una pianta erbacea annuale, appartenente alla famiglia delle Asteraceae, con fusti semplici o ramosi alla base.
Foglie di colore verde chiaro, picciolate, leggermente pubescenti, raccolte in rosette basali, di forma oblanceolato-spatolata, dentate, le cauline di dimensioni ridotte e squamiformi.
A volte le foglie basali mostrano numerose macchie biancastre.
Fiori raccolti in capolini, riuniti in corimbi, gialli, tutti ligulati e sfumati di rosso nella parte esterna.
I frutti sono acheni dotati di un pappo bianco setoso.

DISTRIBUZIONE E HABITAT

E’ presente nelle aree desertiche e subdesertiche dal bacino mediterraneo all’Asia centrale.
In Italia è presente in tutte le regioni.
Vegeta da 0 a 1000 m s.l.m. e predilige terreni incolti, prati, ruderi e margini di strade.

Radicchiella di Terrasanta - Crepis sancta L.
Radichella di Terrasanta – Crepis sancta L.

PARTI UTILIZZATE E PERIODO DI RACCOLTA

La rosetta basale della Radicchiella viene raccolta da giovane, in primavera, prima della produzione dei fiori.
Viene utilizzata cruda per ottenere insalate di campo particolarmente saporite e leggermente amare, condite come le puntarelle.
Viene inoltre consumata insieme ad altre piante quasi sempre dopo bollitura.

RICETTA DELLA NONNA: Radicchiella con patate e olive

Bollire in abbondante acqua salata circa 300 g di fusti di radicchiella, scolare e lasciare da parte.
A parte rosolare una piccola cipolla ed uno spicchio di aglio con 4 cucchiai di olio extravergine di oliva, aggiungere due patate sbucciate e tagliate a dadini.
Lasciar rosolare il tutto, aggiungere infine la radicchiella lessata, una manciata di olive nere, un pizzico di peperoncino e far stufare per alcuni minuti a pentola coperta.
Servire caldo o tiepido come contorno o antipasto.

NOTE

Dal greco crepis=pantofola per la forma dei suoi frutti, l’epiteto specifico sancta perchè molto diffusa in Terrasanta.
Certo è invece che nel XVIII secolo veniva coltivata a scopo ornamentale nei “Giardini di lusso”.
Nel genere Crepis sono presenti specie molto simili, nella nostra flora sono state descritte 37 specie e 9 sottospecie, comunque tutte commestibili.
Potrebbe essere confusa con il tarassaco, anch’esso commestibile, dal quale si differenzia al momento della produzione del fiore: lo stelo di Crepis è infatti ramificato e porta molte infiorescenze, al contrario del tarassaco, che non è ramificato e porta un unico fiore.