Piante spontanee: PRATOLINA COMUNE, MARGHERITINA

Nome scientifico: Bellis perennis L.
Famiglia: Asteraceae
La Pratolina comune è una pianta erbacea perenne, con foglie obovato-spatolate, con margine dentellato o crenulato, inserite sul rizoma a formare una rosetta basale.
Dalle radici si sviluppano anche i fiori, riuniti in capolini solitari, portati da peduncoli non molto lunghi, con due file di brattee pubescenti.
Nel capolino i fiori del disco sono ermafroditi, tubulosi, gialli;
i fiori periferici sono ligulati, bianchi, spesso sfumati di rosa o rosso purpureo esternamente.
I frutti sono piccoli acheni ovali senza pappo.

Pratolina comune, Margheritina
Pratolina comune, Margheritina

DISTRIBUZIONE E HABITAT

E’ presente nelle zone fredde e temperato-fredde d’Europa, Asia e Nord-America, in Italia la Pratolina comune è presente in tutte le regioni.
Vegeta da 0 a 2000 m s.l.m.
E’ diffusa nei prati, nei pascoli, negli incolti e nei luoghi calpestati.

PARTI UTILIZZATE E PERIODO DI RACCOLTA

Le foglie giovani ed i boccioli possono essere raccolti dall’autunno alla primavera, prima della fioritura.

USI IN CUCINA

Le giovani foglie della rosetta basale vengono utilizzate sia crude, nelle “insalate di vigna”, sia cotte per preparare risotti o torte rustiche.

RICETTA: Pratolina sott’aceto

Pulire 250g di boccioli delle pratoline eliminando gli steli e sciacquandoli sotto i lgetto d’acqua corrente.
Trasferire i boccioli in una pentola con 1/2 l di acqua e 1/2 bicchiere di sale e lasciare macerare per 24 ore.
Trascorso il tempo scolare i boccioli, risciacquare abbondantemente, sgocciolare ben bene e tamponare con un panno pulito.
Trasferire i boccioli in un vaso di vetro, coprire con 1/2 l di aceto di mele e tappare.
Conservare in dispensa e consumare per contorno o per un aperitivo solo dopo 2-3 settimane.

NOTE

…Ti chiudi a sera, chi sa mai per cosa, sei chiusa all’alba, ed il perchè sai tu..”, così suona uno dei versi della poesia del Pascoli dedicata a Bellis perennis.
Chiara è l’allusione al fatto che questa pianta ha un fiore definito eliotropico, ossia, seguendo il corso del sole, si chiude a sera e si riapre a mattina inoltrata.