PIANTAGGINE – Plantago lanceolata L.

DESCRIZIONE DELLA SPECIE

La Piantaggine (Plantago lanceolata L.) è una pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle PLANTAGINACEAE, con foglie lanceolate raccolte in rosetta basale, solitamente glabre, a margine intero o dentato, munite di un breve picciolo, con 5 evidenti nervature principali parallele.
Lo scapo fiorale è eretto e coperto da peli irti, privo di foglie, solcato da 5 striature longitudinali, termina con una spiga ovale o conica, con numerosi piccoli fiori biancastri, nei quali spiccano 4 stami dotati di lunghi filamenti e di antere prima gialle, poi aranciateche oltrepassano la corolla tubulare.
I frutti sono capsule a deiscenza trasversale, ovali, scure.

DISTRIBUZIONE E HABITAT

Pianta cosmopolita, la piantaggine in Italia è comune e presente in tutte le regioni. Vegeta da 0 a 2000 m s.l.m.
E’ una specie che si adatta a quasi tutti i climi e i suoli, ubiquitaria, generalmente sinantropica.
Presente in campi, pascoli, incolti e bordi stradali.

Piantaggine - Plantago lanceolata L.
Piantaggine – Plantago lanceolata L.

PARTI UTILIZZATE E PERIODO DI RACCOLTA

Le foglie possono essere raccolte tutto l’anno, l’infiorescenza da marzo ad ottobre.
Le giovani foglie possono essere consumate crude, in insalate miste dopo averle tagliate finemente; possono inoltre essere utilizzate per aromatizzare burro o ricotta.
Possono essere consumate anche cotte, solitamente unite ad altre piante, nella preparazione di minestre, frittate o torte rustiche.
Anche le infiorescenze, solo se molto giovani, possono essere consumate dopo bollitura, condite con olio e limone o ripassate con aglio, olio e peperoncino.

RICETTA DELLA NONNA: Pesto di piantaggine

Tritare finemente 50 g di foglie giovani di piantaggine con 20 g di olio extravergine di oliva, un pizzico di sale, 20 g di gherigli di noci, 10 g di pecorino stagionato ed abbondante pepe nero.
Questo pesto è ottimo servito su del pane tostato, per condire la pasta o per fare risotti.

CURIOSITA’

Il suo nome proviene dal latino planta=pianta del piede, alluendo alla forma delle foglie che assomigliano un pò alla forma dei piedi, e lanceolatum=a forma di lancia, sempre in riferimento alla forma delle foglie.
E’ una pianta con tantissime virtù medicinalie, fra le tante, quella di essere un buon lenitivo per le punture degli insetti, basta strofinare per qualche secondo la foglie sulla puntura.
Questa specie potrebbe essere confusa con Plantago major L. (Piantaggine maggiore), anch’essa commestibile, che si distingue per avere foglie a lamina larga e breve picciolo, infiorescenza più allungata e meno vistosa.