

Un piccolo gioiello medievale nel cuore della Marsica, il borgo di Pescina sorge all’imbocco della valle del Giovenco tra il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, di cui è una delle principali porte d’accesso, e il Parco Regionale Sirente-Velino.
Il 1915 è, con certezza, l’anno più nefasto per Pescina, sia per i danni immediati subiti dal terremoto, sia per le sue conseguenze: su 6.000 abitanti si contarono circa 4.000 morti. Attualmente è un comune italiano di 3 759 abitanti della provincia dell’Aquila in Abruzzo. Il centro abitato di Pescina è caratterizzato da edifici e monumenti di pregio, situati in particolare nel centro storico, e da un assetto urbanistico tipicamente medievale.
Le montagne dominano il borgo che, attraversato dal fiume Giovenco, appare selvaggio, aspro, roccioso, a strapiombo sul corso d’acqua fino a diventare più disteso a valle.
I pregi naturali e culturali, uniti alla presenza di numerosi servizi, gli hanno permesso di ottenere, nel 2001, nonostante l’esiguo numero di abitanti, il titolo di “Città” consegnato dall’allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.
A dominare sul centro abitato di Pescina sono i resti del castello, con la sua imponente torre. Si tratta del castello di “Rocca Vecchia”, appartenuto a Ugone del Balzo, e, più tardi, denominato “Piccolomini”, dal nome della famiglia che, a lungo, governò queste terre.
Il borgo di Pescina ha dato i natali a diversi grandi personaggi della storia politica, religiosa e letteraria d’Italia e d’Europa. Lo scrittore Ignazio Silone, ha ambientato il suo primo e più noto romanzo “Fontamara”, pubblicato nel 1930, a Pescina. A causa della ripugnanza del regime fascista, “Fontamara” non fu pubblicata in Italia. La prima pubblicazione avvenne, infatti, in Svizzera in lingua tedesca, mentre la prima edizione in italiano del 1933 fu diffusa all’estero, tra la Svizzera e la Francia. In Italia la versione definitiva del romanzo uscì solo dopo il 1947 edita da Mondadori. Nella sua premessa Ignazio Silone non ha escluso di essersi ispirato ad eventi realmente accaduti e luoghi realmente esistiti e rimasti nei ricordi del suo subconscio. Lungo la strada statale 83 Marsicana, nel tratto che attraversa l’abitato di Pescina, c’è il fontanile denominato “Fontamara” che, secondo molti, avrebbe ispirato lo scrittore.
Dopo la morte dello scrittore avvenuta nel 1978 venne realizzato il centro studi a lui intitolato.
Altro Museo importante è quello dedicato al cardinale Mazzarino posto in una palazzina del 1971 costruita nella parte alta di Pescina. Nel Museo sono esposti documenti riguardanti la vita e le opere del cardinale.
Agricoltura
Agricoltura ed allevamento sono fonti importanti dell’economia pescinese. Numerose aziende agricole si distinguono per la qualità degli ortaggi: dalle rinomate patate del Fucino, riconosciute dal 2014 con il marchio di qualità IGP, alle carote ed ogni genere di prodotto orticolo. Come per molti altri centri della Valle del Giovenco e della Marsica anche qui le carni ovine e quelle bovine sono prodotti tipici.
Da visitare
Torre Piccolomini – Centro Studi Ignazio Silone – Chiesa di Sant’Antonio – Cattedrale Santa Maria delle Grazie – Chiesa di San Berardo – Museo Mazzarino.