PARCO NAZIONALE DOLOMITI BELLUNESI

Il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi è una spaziosa area che si sussegue da Feltre a Belluno, cingendo uno scenario di aspra bellezza, conservatosi grazie all’siolamento e alle amorevoli cure dei forestali e dei valligiani.
Pareti gigantesche sfiorate dal volo possente dell’aquila reale, guglie e creste frustate dal vento, gole impenetrabili dove regna il camoscio.
E pensare che tanto incanto è stato a lungo ignorato. “Se io dico che la mia terra è uno dei posti più belli non già dell’Italia ma dell’intero globo terracqueo, tutti cascano dalle nuvole e mi fissano con divertita curiosità” scriveva Buzzati Dino.
Eppure tra il Piave e la Schiara c’è una “Dolomite con tutte le carte in regola – sono sempre parole sue – nè più nè meno che le Tre Cime di Lavaredo e il Sasso Lungo“.
Sono montagne seducenti e misteriose, come le creature fantastiche – streghe e gnomi – che, secondo la tradizione popolare, vi hanno eletto dimora.
Metafora perfetta dell’arcano, dell’ancestrale.
Le crode nude e i tetri camini somigliano a una via di fuga fisica e spirituale, a un ultimo baluardo.
Fin dalla notte dei tempi l’uomo osserva con stupore le torri acuminate che avvolte dal mistero penetrano nei cieli.
Posti ai margini del grande traffico dolomitico, questi luoghi hanno conservato risorse naturali e paesaggistiche di eccezionale pregio.
Le accidentate cime dei gruppi bellunesi sono la meta ideale per autentici appassionati di montagna.
Certo, i sentieri spesso sono faticosi, occorre essere allenati e un poco di esperienza in quota non guasta, ma sarete ampiamente ripagati di ogni fatica.
In ogni caso prima delle gambe occorre predisporre l’animo per godere appieno di questi colossi millenari impreziositi da balconate rupestri e inaccessibili pale che inseguono le orme di un mondo e di un tempo che furono.

Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, Cadini del Brenton

AMBIENTI DEL PARCO

Le Vette feltrine, i monti del Sole e la Schiara sono i tre principali gruppi montuosi dell’area protetta.
Sebbene non manchino pascoli e rilievi più dolci, il paesaggio appare in genere aspro.
Parte del territorio in epoche remote costituiva il fondale di un mare profondo.
Ancora oggi non è raro rinvenire reperti fossili di animali e vegetali che popolarono i fondali e gli antichi litorali.
La varietà geologica si riflette sul paesaggio e di conseguenza sulla flora e la fauna.

FLORA

Una delle principali motivazioni che hanno portato alla nascita del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi è la grande ricchezza e rarità della vegetazione.
Si contano circa 1400 specie, un quarto della flora dell’intero territorio nazionale.
Il Giardino Botanico Campanula Morettiana, che prende il nome priprio da un fiore endemico delle rupi dolomitiche, aperto in località Val Brenton nella valle del Mis, offre ai visitatori la possibilità di ammirare un vasto campionario di tutte le specie vegetali presenti in queste montagne.

FAUNA

In ogni angolo del Parco è possibile osservare animali.
Fra le specie più numerose si annoverano camosci, oltre tremila, e caprioli, più di duemila.
Sono presenti anche cervi e mufloni, questi ultimi introdotti a scopi venatori negli anni Settanta.
Tra i carnivori sono segnalati: orso, lince e lupo, inoltre dal 2014 è stata rilevata la presenza del gatto selvatico.
Nidificano ben 116 specie di uccelli: 14 di rapaci diurni, tra cui 10 coppie di aquila reale, e 6 di rapaci notturni, da gufo reale alla civetta nana.
Le Dolomiti Bellunesi sono l’unico Parco Nazionale Italiano che vanta tutte le specie di galliformi alpini: fagiano di monte, coturnice, gallo cedrone e pernice bianca.
Le sue foreste, inoltre, ospitano il picchio nero, le praterie il raro re di quaglie e al lago del Mis si riproduce lo smergo maggiore.

Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi

ALCUNE ESCURSIONI

  • I CADINI DEL BRENTON
    Tempo: 30 min;
    Dislivello: 57 m;
    Partenza: Canale del Mis.
  • PASSO CROCE D’AUNE – RIFUGIO DAL PIAZ
    Tempo: 2.30 ore;
    Dislivello: 943 m;
    Partenza: passo Croce D’Aune.
  • PIAN DE LA FOPA – RIFUGIO PRAMPERET
    Tempo: 3 ore;
    Dislivello: 650 m;
    Partenza: parcheggio Pian de la Fopa.
  • VALLE DI CANZOI – CASERA ERERA
    Tempo: 3 ore;
    Dislivello: 1084 m;
    Partenza: Valle di Canzoi.
  • SENTIERO VII ALPINI
    Tempo: 3 ore;
    Dislivello: 804 m;
    Partenza: Case Bortot.
  • SENTIERO NATURA PIAN FALCINA
    Tempo: 2 ore;
    Dislivello: 198 m;
    Partenza: parcheggi di Pian Falcina.
Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, Malga Pramper

CENTRO VISITATORI INTERATTIVO

Situato a Pedavena (BL), è uno dei centri visitatori del Parco.
Gli spazi della struttura sono organizzati per permettere di viaggiare all’interno dell’area protetta attraverso i quesiti posti alla Macchina del Tempo situata all’ingresso.
Ci sono, poi, delle sezioni dedicate all’evoluzione geologica delle Dolomiti, alla storia del fiume Piave, all flora e alla fauna.
Inoltre, azionando strutture interattive manuali, si possono scoprire le ragioni scientifiche e i processi natuali che hanno creato gli habitat del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi.

PRODOTTI DEL TERRITORIO

Oltre alla tradizione dei formaggi d’alpeggio, si segnalano due varitetà locali di fagioli: il Gialét, dal colore giallo intenso, e il fagiolo del Lamon, biologico e IGP, un borlotto coltivato nel Bellunese fin dal XVI secolo con quattro diverse varietà, la più ricercata delle quali è la “spagnolit”, tondeggiante e con striature rosso brillante, dal gusto delicato e dalla buccia tenerissima.
Qui la tradizione alpine dei succhi di frutta propone diverse eccellenze.
Oltre ai tipici succhi e sidri di mele, filtrati o torbidi, prodotti in particolare con la locale varietà pom prussian, troviamo i succhi di mirtilli, more, uva spina, ribes e l’aceto di mela prussiana.