PARCO APPENNINO LUCANO

I confini del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri – Lagonegrese abbracciano l’alta val d’Agri, la val Camastra, l’alta val Melandro e il Lagonegrese.
Gli ambienti di alta montagna includono i pascoli, le praterie e i boschi di Rifreddo e le faggete che si estendono da Pierfaone al Volturino e ai monti della Maddalena.
Ambienti simili contraddistinguono i massicci del Sirino e del Raparo, che lungo i versanti meridionali più bassi ospitano anche leccete.

Lago Laudemio, Parco Nazionale dell'Appennino Lucano Val D'Agri Lagonegrese,
Lago Laudemio, Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese,

FLORA DEL PARCO

Sui rilievi collinari la formazione boschiva dominante è la cerreta, spesso in associazione con roverella e farnetto.
Del tutto particolare è l’ambiente della Murgia di Sant’Oronzo, nel settore sud-orientale della media val d’Agri, caratterizzato da colline sabbiose e pareti verticali su cui attecchisce una vegetazione di tipo mediterraneo.
Lungo il greto del fiume Agri e dei torrenti, quali Nocito, Alli, Maglie e Trigella, dominano pioppi, salici e ontani che danno vita a un ambiente fluviale ancora integro.
Il corso dell’Agri è interrotto da uno sbarramento artificiale che ha dato origine al lago del Pertusillo.

FAUNA DEL PARCO

L’opera, terminata nel 1962, ha stravolto il paesaggio della valle, arricchendolo però di un nuovo habitat in cui ritrovano rifugio numerose specie.
Tra i mammiferi che popolano il Parco si ricordano lupo, gatto selvatico, lontra, tasso, cinghiale, faina, martora, istrice, cervo, scoiattolo meridionale e ben 19 specie di pipistrelli.
La grotta di S. Angelo al Raparo ospita una delle colonie di chirotteri più importanti d’Europa.
Altra presenza interessante associata agli ambienti umidi del Parco è l’ululone appenninico, un anfibio a rischio di estinsione.
Tra i rettili si segnalano la testuggine d’acqua e la testuggine di Hermann di terra.
L’ultimo censimento compiuto indica 141 specie di uccelli presenti, di cui 105 nidificati.
Tra le più interessanti cicogna nera e bianca, nibbio reale, lanario, picchio rosso mezzano, tottavilla, monachella, falco pellegrino e picchio nero.

ALCUNE ESCURSIONI…

  • IL LAGO PANTANO DI PIGNOLA
    Tempo: 1.30 ore;
    Dislivello: 18 m;
    Partenza: Riserva regionale lago di Pantano di Pignola.
  • RISERVA NATURALE ABETINA DI LAURENZANA
    Tempo: 5 ore;
    Dislivello: 254m;
    Partenza: Acque del Prosciutto.
  • PIANO DELL’IMPERATORE – RIFUGIO ROMANELLI
    Tempo: 3.50 ore;
    Dislivello: 247 m;
    Partenza: Piano dell’Imperatore.

BORGO MEDIEVALE DI LAGONEGRO

La parte più antica del borgo ai piedi del Sirino si snoda attorno ai ruderi del castello feudale, anche se il centro della città è la piazza Grande, che i lagonegresi chiamano “il Piano”.
Da non perdere la chiesa di S.Nicola: la tradizione popolare vuole che qui sia sepolta Monna Lisa del Giocondo, immortalata da Leonardo da Vinci nel celebre ritratto conservato al Louvre.
A 3 Km dall’abitato sorge il monastero di S.Maria degli Angeli.
La chiesa conserva una tela seicentesca di Mattia Preti, raffigurante l’incontro tra S.Francesco d’Assisi e S. Domenico.

PRODOTTI DEL TERRITORIO

Tra i prodotti del territorio del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri – Lagonegrese, oltre al famoso caciocavallo podolico lucano, un altro protagonista è il canestrato di Moliterno, la cui cagliata viene ancora pressata a mano in canestri di giunco, da cui il nome.
Tra i vini ne spicca uno speciale: il Polvere di Ippocrasso.
Prodotto solo nel territorio del Parco secondo un procedimento che risale al Medioevo, ha come base un Bordolese dell’alta val d’Agri con un 20% di Aglianico, a cui sono aggiunti cannella, pepe nero, zenzero e miele.
Il risultato è un vino di circa 15° che richiama antichi sapori.
La produzione è artigianale e il filtraggio viene ancora fatto come un tempo, con i panni.