Monte Velino, 2487 m

Il Monte Velino (2487 m), inserito tra i siti di interesse comunitario dell’Abruzzo, è compreso all’interno del Parco Naturale Regionale Sirente-Velino al cui interno è istituita anche la riserva naturale Monte Velino.
Situato tra la piana del Fucino e le valli dell’Aterno e del Salto, è la cima più elevata della Catena Sirente-Velino.
E’ affiancato dalle montagne della Duchessa a nord-ovest e dal massiccio del Monte Sirente a sud-est.
Il suo nome sembra avere probabilmente origine dall’antichità “Monte che si specchia nella palude”, chiaro riferimento agli acquitrini che per gran parte dell’anno ricoprivano fino ai secoli recenti i Piani Palentini ad esso sottostante.
Questo gruppo montuso trivettale, che raggiunge le sue massime elevazioni con il Monte Velino (m. 2.487), Monte Cafornia (m. 2.409) e Monte Sevice (m. 2.355), è visibile nella sua interezza solo da Magliano dei Marsi per la posizione convessa che assume nel versante Marsicano.

SENTIERI

Ci sono diversi percorsi che portano in vetta e la maggior parte presentano un dislivello importante.
Tra i principali percorsi ci sono le vie direttissime (una via di salita dritta verso la cima di una montagna) che partono dal comune di Massa d’Albe e risalgono i ripidi pendii di sud-ovest, tra questi figura il sentiero di Fonte Canale che dal borgo di Forme consente di raggiungere il rifugio Casale da Monte, la valle Majelama e la valle Genzana, due depressioni divise dal crinale di Costa Stellata, mentre più a nord si trova la cresta di Vena Stellante.
La rete sentieristica permette di proseguire, oltre il rifugio montano Telespazio, verso il vallone, colle-sella Il Bicchero, l’omonimo monte, Punta Trento e Punta Trieste.
Il rifugio Vincenzo Sebastiani è situato a 2 102 m  al Colletto di Pezza.
Sentieri più lunghi ma meno ripidi risalgono oltre il vallone della Chiave e il vallone dell’Orso da Rosciolo dei Marsi o la valle di Teve aggirando il massiccio fino al Colle dell’Orso raggiungibile anche dal versante nord, oppure salendo dal monte Rozza e il monte Sèvice.
Il rifugio denominato “Capanna di Sèvice” è situato a quota 2 119 m appena sotto l’omonima vetta.
Altri accessi provengono dal versante nord-est di Campo Felice (Monti di Campo Felice) e dai piani di Pezza, rimontando sempre verso il Colle dell’Orso.

PANORAMA DALLA CIMA

Dal Monte Velino i paesaggi spaziano dalle catene montuose del Lazio, i Monti ErniciCantarie Simbruini. Arrivano fino al Terminillo e tutto il Massiccio del Gran Sasso, continuando per il vicino Sirente, la Majella e i Monti Marsicani. Uno dei punti di vista degli Appennini più belli!!

CARTA ESCURSIONISTICA SIRENTE-VELINO

FLORA E FAUNA

 Nelle zone elevate del Monte Velino si può riscontrare una vegetazione da tundra alpina con piante prostrate come la Silene aculee e fiori di Viola magellense , assenti sul Sirente. A quote più alte è abbondantemente presente il ginepro nano e a quote inferiori il ginepro comune e il ginepro rosso e il ginepro coccolone, specie meno presenti sul Sirente.
L’Uva ursina e la Dafne alpina crescono su entrambi i massicci. Abbondante è anche la Genziana lutea e il Tasso barbasso.

Genziana Lutea

Nella zona tra gli 800 e 1700-1800 metri di altitudine sono presenti le faggete (Fuagus sylvatica), distribuite nell’area dell’altopiano centrale del Parco e più rigogliose nelle zone impervie dove l’azione distruttrice dell’uomo non ha potuto operare. Le faggete poiché non permettono lo sviluppo del sottobosco sono solitamente uniformi, con la presenza in alcune zone di specie minoritarie come l’Acero, l’Agrifoglio e l’Orniello, e privi di risorse alimentari per gli animali, che comunque le utilizzano come luoghi di rifugio o nidificazione.

Al di sotto della fascia di colonizzazione del faggio ci sono boschi misti costituiti da cerro, roverella, acero, olmo, ciliegio, melo e pero selvatico, strutture boschive abbondanti di nutrimento per gli animali selvatici.

La Fauna del Parco Regionale Sirente-Velino La fauna presente nel Parco è estremamente varia e correlata alla diversità degli ambienti che costituiscono il territorio.

Nell’area del Parco l’avifauna comprende: il Falco pellegrino, l’Astore e la Poiana. Da evidenziare la presenza del Picchio muraiolo, del Picchio rosso e del più raro Picchio dorsobianco, della Cinciallegra, del raro Gufo reale, del Gufo comune, del Barbagianni e della Civetta. Da segnalare la presenza del Grifone (Gyps fulvus) numeroso sugli Appennini fino alla prima metà del ‘900 e scomparso per la diminuzione della attività di allevamento degli ovini, poiché l’avvoltoio si nutre esclusivamente di animali morti. Il Grifone può raggiungere anche i due metri e trenta di apertura alare che gli consente di esplorare incessantemente il proprio territorio con volo planato e il minimo sforzo sfruttando le correnti ascensionali ed è in grado di sopportare digiuni prolungati tra un pasto e l’altro per la difficoltà di imbattersi in carogne.

Convive in colonie più o meno numerose e predilige insediarsi in zone montagnose aperte dove utilizza le pareti rocciose con terrazze di roccia per allevare i piccoli. 

Grifone

Un’altra specie che caratterizza il Parco Regionale del Sirente-Velino è l’Aquila Reale (Aquila chrisaetos) maestoso rapace con la sua apertura alare di 2 metri e mezzo.

Aquila Reale

Tra i rettili e gli anfibi vanno segnalati la salamandra pezzata e quella più rara dagli occhiali, il tritone, il rospo, la raganella, la biscia, il colubro, la vipera comune e solo sul Velino la più rara vipera di Orsini.

Vipera dell’Orsini

Tra i mammiferi troviamo la faina, la donnola, la puzzola e il meno presente tasso, mentre la volpe oramai è presente ovunque, così come il cinghiale. Il Cervo (Cervus elaphus), invece è stato reintrodotto ed è ormai censito in un centinaio di esemplari e vive in branchi composti da pochi maschi e molte femmine.
 Va ricordato anche una delle specie più illustri: l’Orso bruno morsicano (ursus arctos marsicanus), presente come nucleo stanziale compreso fra i 4 e gli 8 individui, presenze non dovute alla migrazione dal vicino Parco Nazionale d’Abruzzo.

Orso Bruno Marsicano