DESCRIZIONE
Il Luppolo comune (Humulus lupulus L.) è una pianta perenne, dioica, appartenente alla famiglia delle CANNABACEAE, con fusti legnosi e ramificati, alti fino a 7 metri, che si sviluppano in primavera da un grosso e carnoso rizoma e si aggrappano con spine uncinate a sostegni vicini.
Foglie portate da lunghi piccioli, opposte, cuoriformi e divise in tre-cinque lobi, con apice acuto e margine dentato, le più alte sono meno lobate e le terminali generalmente intere.
I fiori delle piante maschili sono riuniti in pannocchie pendule all’apice dei rami, con 5 petali di colore bianco-giallognolo e 5 stami; quelli delle piante femminili, sono posti all’ascella di brattee fogliacee ovate e acuminate, disposte a formare caratteristici coni ovoidali.
Le infruttescenze sono composte da frutticini avvolti da brattee di consistenza cartaceae con ghiandole secernenti una sostanza resnosa gialla.
DISTRIBUZIONE E HABITAT
Specie presente nelle fredde e temperato-fredde dell’Europa, Asia e NordAmerica, in Italia è presente in tutte le regioni, comune a nord e sell’Appennino, più rara a sud e nelle isole.
Vegeta da 0 a 1200 m s.l.m e predilige ambienti freschi e terreni fertili, cresce al margine di boschi umidi, sponde di corsi d’acqua, terreni incolti.

PARTI UTILIZZATE E PERIODO DI RACCOLTA
I giovani getti possono essere raccolti ad inizio primavera, i fiori in primavera-estate.
Possono essere consumati cotti come gli asparagi selvatici.
Nel XIII secolo da Gambrinus, leggendario re della Birra, le infiorescenze femminili essiccate venivano aggiunte al malto nella produzione della birra, conferendo a questa bevanda un gusto piacevolmente amaro.
RICETTA DELLA NONNA: Risotto luppole e mandorle
Fare dorare un porro affettato in un filo d’olio extravergine di oliva e aggiugnere un mazzetto di cime di luppolo tritato crudo con un pizzico di sale.
Versare 350 g di riso carnaroli e irrorare con 1/2 bicchiere di vino bianco secco.
Appena sfumato, bagnare con del brodo di dado bollente fino a cottura ultimata.
Qualche minuto prima di togliere dal fuoco unite 50 g di mandorle a lamelle, il parmigiano grattuggiato e una macina di pepe.
CURIOSITA’
Il nome del genere deriva dal latino humus=terra, probabilmente riferito al suo habitat, ricco di sostanze organiche, o all’andamento prostarto della pianta, e da lupulus, diminutivo di lupus=lupo, per il suo portamento restio a piegarsi come una pianta coltivata.
Il proverbio secondo cui “chi beve bira campa 100 anni”, tiene in conto le virtù curative del luppolo, ingrediente fondamentale della bevanda.
Inoltre è anche un blando sedatvo, per questo, forse, lo troviamo sempre coltivato nelle vicinanze dei monsateri: era ritenuto un efficace anafrodisiaco.