DESCRIZIONE
La lattuga selvatica (Lactuca serriola L.) è una pianta erbacea annuale o biennale, appartenente alla famiglia delle ASTERACEAE, che può raggiungere un’altezza di 1 m, rivestita di piccole setole spinescenti e contenente un latice bianco.
Il fusto è eretto, robusto, cavo, glabro.
Le foglie, di colore verde glauco, sono glabre, ma pungenti e setolose ai margini e nella nervatura centrale della faccia dorsale; le basali crescono in rosetta, le cauline sono alternate, lanceolate, con lobi profondi, sessili ed abbracciano il fusto con due orecchiette alla base.
Le piante portano numerose infiorescenze a capolino con fiori tutti ligulati, di colore giallo chiaro, avvolti da squame disposte in più serie.
Il frutto è un achenio compresso con lungo becco sormontato da un pappo bianco.

DISTRIBUZIONE E HABITAT
E’ una specie con areale centrato sulle coste mediterranee,
In Italia è segnalata in tutte le regioni.
Vegeta da 0 a 800 m s.l.m e predilige terreni incolti, aree soleggiate, margine di strade e vecchi muri.
PARTI UTILIZZATE E PERIODO DI RACCOLTA
Le giovani foglie basali possono essere raccolte nel tardo inverno, in primavera.
Le foglie basali, raccolte pima dello sviluppo del fusto, possono essere consumate crude.
Le folgie del fusto, invece, possono essere consumate dopo bollittura.

RICETTA DELLA NONNA: Insalata di vigna
Lavare accuratamente le insalate di campo (es. Lactuca, Glebionis, Tordylium, Reichardia) e condirle con un’emulsione fatta con 1 cucchiaio di aceto, 3 cucchiai di olio extravergine di oliva e una presa di sale.
Aggiungere fettine di mela e pezzettini di gherigli di noce.
Servire subito.
CURIOSITA’
Come le altre lattughe, e forse ancor più delle altre, contiene un succo lattiginoso, il lactucarium della farmacopea, che esercita un’azione sedativa e blandamente ipnotica.
Quindi si dice che un bel piatto di lattuga di sera sia raccomandato a persone che soffrono di insonnia.
Le piante che crescono in zone molto esposte al sole hanno la proprietà di disporre le foglie nella direzione nord-sud e di inclinarle verticalmente per sfuggire ad una diretta esposizione ai ragg solari.
Per questa particolarità le è stato attribuito il nome volgare di erba bussola.