IL BORGO DI CASTROVALVA (AQ)

Il piccolo borgo di Castrovalva è una frazione di Anversa degli Abruzzi (AQ) ed è situato sopra uno sperone roccioso da dove domina tutta la Riserva delle Gole del Sagittario. Castrovalva deriva il suo nome da Castrum de Valva e questo ne testimonia sia l’appartenenza all’antica diocesi dei Valva, che aveva sede nella basilica di San Pelino a Corfinio, sia la realtà, peraltro molto evidente, di borgo fortificato, dal latino castrum. L’antico borgo fortificato dominava l’alta valle del Sagittario e controllava uno degli accessi della Valle Peligna. E’ raggiungibile percorrendo la caratteristica via che porta da Anversa degli Abruzzi (AQ) a Scanno(AQ).

COSA VEDERE A CASTROVALVA

Il borgo è posto a 850 metri d’altezza e si può raggiungere percorrendo il sentiero panoramico che parte dal Lago di Scanno godendo di una visuale sulle suggestive Gole del Sagittario. Per chi vi giunge tramite autostrada, nel tratto tra Pratola Peligna (AQ) e Cocullo (AQ), avrà già modo di intravedere il borgo posto in cima ad una roccia. Con poco più di 30 persone, è un paesino fatto di stradine tortuose dove la vita scorre lentamente. Un luogo da visitare per chi cerca una giornata di assoluto relax in montagna, immersi nella natura.
Entrati nel borgo si è in Via della Fonte al termine della quale si raggiunge la piccola Piazza Risorgimento dove si erge la Chiesa parrocchiale di Santa Maria ad Nives (S. Maria della Neve), risalente al XVI secolo. Ancora più avanti si scorge l’arco Medioevale, porta di ingresso all’antico paese. 
Qui, fra vecchie case e vicoletti strettissimi, è la piccola chiesa della Madonna delle Grazie; a pochi metri dalla stessa, proseguendo per l’omonima via, ad un certo punto, si domina il vasto panorama della caratteristica valle che racchiude i paesi di Anversa, Cocullo e il Casale, ed in lontananza, uno scorcio della Valle Peligna.

ESCHER E CASTROVALVA

Una volta arrivati al borgo, insomma, si rimane incantati da paesaggi che hanno ammaliato persino il grande artista Escher, che lo rese protagonista di alcune delle sue più celebri litografie. Il passaggio di Escher non è passato inosservato, e ancora oggi all’artista olandese è intitolato l’ultimo tornante prima dell’ingresso nel paese, noto appunto come Girone Escher. Dal girone in questione, inoltre, si possono godere le viste migliori sul paesaggio circostante, tanto da essere diventato il suo punto panoramico per eccellenza.