ALTO ADIGE
La forra più spettacolare del Sudtirolo scende per quasi duemila metri di dislivello dalla vetta del Corno Bianco fino alla Valle dell’Adige, tagliando con le sue rocce multicolori (bianche in alto, soprattutto rosse nella parte inferiore) i fitti boschi di abeti che circondano gli abitati di Aldino e Redagno.
Il canyon conosciuto dai montanari locali con i nomi di Bletterbach (“Rio delle Foglie”) o Butterloch (“Buco del Burro”) offre uno degli spettacoli naturali più interessanti delle Alpi. Lungo otto chilometri, profondo fino a quattrocento metri, tutelato come biotopo dalla Provincia di Bolzano, il canyon offre escursioni di grande interesse, che attraversano le varie fasce rocciose.

ALCUNE CURIOSITA’
Alla base di questa piramide naturale è il porfido quarzifero di Bolzano, di origine vulcanica, creato tra i 280 e i 260 milioni di anni fa.
Poggia sul porfido l’arenaria della Val Gardena, formata da sabbie di erosione sedimentate, e che ospita orme di animali e resti di piante.
Segue la formazione a Bellerophon, che si è sviluppata in acque basse e lagune, e il cui colore che varia dal bianco al rosso testimonia della vita marina del passato.
Gli strati di Werfen, che poggiano sopra ai precedenti, si sono creati dopo la grande catastrofe che provocò l’estinzione di molte forme di vita sulla Terra.
Corona questa gigantesca struttura la dolomia della cima del Corno Bianco, che offre paesaggi simili a quelli dei Monti Pallidi.
Nel nuovo centro visitatori del Geoparc spicca la ricostruzione di un pareiasauro, un rettile del Permiano (260 milioni di anni fa) forse antenato delle tartarughe e più antico dei veri e propri dinosauri, che è stato riportato alla luce negli anni Ottanta da un team di paleontologi dell’Università La Sapienza di Roma.
Nel piccolo ma interessante Museo Geologico di Redagno si possono invece ammirare dei calchi dei lastroni di roccia sui quali spiccano le impronte degli antichissimi sauri. Delle tabelle ricordano le passeggiate del grande fisico Max Planck, che venne in villeggiatura da queste parti a partire dal 1926.
QUOTA: da 1426 a 1626 metri.
DISLIVELLO: 200 metri.
TEMPO: 1.30 ore.
DIFFICOLA’: E
SEGNALETICA: cartelli e tabelle
QUANDO ANDARE: da maggio a ottobre
L’ITINERARIO
L’itinerario inizia dal posteggio (1545 metri) accanto al centro visitatori del Bletterbach. Per raggiungerlo da Aldino (Aldein) si segue la strada per il santuario di Pietralba, che si lascia al primo bivio per dirigersi verso Malga Lahner e il Geoparc.
Un bel percorso a saliscendi tra pascoli e boschi, in vista del solco del Bletterbach e del Corno Bianco, porta a una cava e al posteggio. L’accesso alle strutture e al sentiero è a pagamento.
Il centro turistico del Geoparc può essere visitato prima o dopo l’escursione. Ci si incammina seguendo le indicazioni per il sentiero Geologico, per un viottolo in discesa che sbuca su una stradina.
La si segue a sinistra nel bosco fino ad attraversare un ruscello. Da una selletta si lascia a sinistra il ripido sentiero numero 3 per Malga Lahner e il santuario di Pietralba.
Dei gradini portano al fondo del canyon (1426 metri, 0.15 ore). Dall’opposto versante, in questo punto, arriva un sentiero da Redagno.

VERSO MALGA LAHNER…
Si prosegue in salita lungo il bellissimo canyon, chiuso da pareti di porfido rosso. Si traversa più volte il ruscello, si passa a sinistra di una cascatella e si continua tra rocce multicolori e friabili, modellate dall’erosione.
Il sentiero passa da un lato all’altro del fondovalle, che piega a destra e poi a sinistra e raggiunge la base di un salto di una cinquantina di metri, dal quale scende una bella cascata.
Verso destra, il sentiero conduce alla base di tre ripide scale metalliche, che si superano (la prima è ripida, le altre meno) senza problemi.
Un sentierino a mezza costa porta a un ripiano al di sopra della cascata (1554 metri, 0.30 ore).
Tralasciati un altro sentiero per Redagno e quello che prosegue sul fondovalle, si superano dei tornanti protetti da staccionate, si raggiunge un terrazzo panoramico affacciato sul canyon, poi si riprende a salire nel bosco fino a sbucare (1626 metri, sorgente) su una strada sterrata.
Seguendola verso sinistra in discesa ci si riaffaccia altre due volte sul canyon (nella seconda piazzola ci sono dei tabelloni).
Deviando a destra per un viottolo pianeggiante si raggiunge la Malga Lahner (1583 metri, 0.30 ore), che offre una piacevole sosta. Per la strada di accesso alla malga si torna al punto di partenza (0.15 ore).