DESCRIZIONE
La Grattalingua o Caccialepre (Reichardia picroides L.) è una pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle ASTERACEAE, glauca, generalmente liscia con la radice legnosa, allungata e ingrossata, con un latice dolciastro.
Le foglie, disposte in rosetta basale, possono essere allungate-obovate, intere o variamente divise in lobi, ristrette alla base in un lungo picciolo alato, in parte ricoperte da formazioni sferiche cerose.
In primavera crescono i frutti eretti, semolici o con una o due biforcazioni, con foglie ridotte, lanceolate, sessili, amplessicauli.
Le infiorescenze a capolino, con fiori gialli, tutti ligulati, gli esterni di norma con una striscia scura, sono portate da lunghi peduncoli, ingrossati all’apice, con brattee embricate, acuminate alla sommità e bordate di bianco al margine.
I frutti sono cipsele con pappo bianco, le eserne scure con 4 coste rugose, le interne più sottili, chiare, sterili o più o meno lisce.
DISTRIBUZIONE E HABITAT
Specie con areale limitato alle coste mediterranee, in Italia è presente in quasi tutto il territorio, tranne che in Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Lombardia.
Vegeta da 0 a 1200 m s.l.m prediligendo rupi, muri, incolti, campi, oliveti e vigneti.

PARTI UTILIZZATE E PERIODO DI RACCOLTA
Le tenere foglie della rosetta basale possono essere raccolte nel tardo inverno, inizio primavera.
Possono essere consumate crude in insalata, da sole o con altre erbe commestibili, e cotte per la preparazione di torte, minestre, zuppe e sformati.
I boccioli venivano utilizzati come i capperi, dopo averli sbollentati in acuqa e aceto.
RICETTA DELLA NONNA: Sformatini di caccialepre
Sbollentare 1/2 Kg di caccialepre per 5 minuti in acqua salata, scolare e passare al passaverdura; incorporare tre uova.
Unire 1 l di besciamella e 20 g di parmigiano grattugiato, salare.
Amalgamare bene gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo.
Imburrare ed infarinare gli stampini monoporzione e distribuirvi il composto.
Cuocere gli sformati a bagnomaria in forno a 190° per circa 90 minuti
Attendere qualche minuto prima di sformare gli sformatini e servirli caldi cospargendoli con altro parmigiano grattugiato.
CURIOSITA’
Il nome del genere è legato al naturalista tedesco J.J. Reichard (1700) e l’epiteto specifico deriva dal greco pikros=amaro, per il suo gsto amarognolo.
Localmente chiamato “Caccialepre”, perché risulta particolarmente gradita alla lepri, è ricercata dai cacciatori per appostarsi nelle vicinanze.