Il promontorio del Gargano è separato dal resto della penisola dalla piana del Tavoliere delle Puglie, costituendo una sorta di isola separata, almeno dal punto di vista biologico.
Appassionati da tutto il mondo vengono qui per osservare e studiare una varietà da primato: infatti, il Gargano ospita più del 35% delle specie botaniche italiane.
Basta questo dato per avere almeno una vaga idea del Parco nazionale del Gargano, oltre 120 mila ettari che comprendono la Foresta Umbra e si spingono in mare ad abbracciare le isole Tremiti.
E’ una angolo del Bel Paese davvero difficile da raccontare, tanto è vasta la biodiversità e tanto multiformi sono i paesaggi che si susseguono.
Si passa da selve impenetrabili alla profumata macchia mediterranea, dai grandi altopiani carsici, ricchi di doline e inghiottitoi, alle coste alte e rocciose, punteggiate di misteriose grotte che s’inabissano in un mare cristallino.
Ci sono paesi straripanti di storia e carichi di devozione, come Monte Sant’Angelo o San Giovanni Rotondo; centri abitati grandi e piccoli con case bianche e basse, terrazze ampie e stradine tortuose.

FLORA DEL PARCO
Gli habitat presenti nel Parco sono innumerevoli.
Dai valloni alle doline, fine alle alte falesie costiere di roccia bianchissima che intervallano ampie insenature di sabbia finissima affacciate su un mare di singolare bellezza.
Altri ambienti particolari sono le zone paludose di Frattarolo e dell’oasi di Lago Salso e le lagune costiere di Lesina e Varano.
Nelle aree più interne s’incontrano boschi di faggi, lecci, cerri, lungo le coste regna la macchia mediterranea.
Nelle radure e nelle zone steppose fioriscono le orchidee selvatiche, presenti con circa 85 specie, che fanno del Gargano la località più ricca d’Europa.
Complessivamente si contano più di 2200 specie botaniche, tra cui numerosi endemismi quali la campanula garganica, scabiosa Dallaporta, citiso, inula candida, cisto di Clusio, fiordaliso delle Tremiti.
Gli studiosi ritengono che l’siolamento in cui l’area si è trovata per un lunghissimo periodo preistorico sia all’origine anche del fenomeno del cosiddetto macrosomatismo.
In molte zone del Parco è possibile, infatti, osservare una crescita abnorme di alcune specie vegetali; in particolare hanno assunto dimensioni monumentali certi esemplari di Pino d’Aleppo, faggio, leccio e tasso.
FAUNA DEL PARCO
Assai ricca e varia è anche la fauna. Qui nidificano 170 specie di uccelli.
Le foreste dell’interno ospitano cinque specie di picchi: verde, rosso maggiore, minore, mezzano e dorso bianco.
Tra i rapaci diurni presenti si ricordano sparviero, falco pellegrino, lanario, falco di palude, biancone; si segnala anche la presenza di alcuni falchi pescatori e rare aquile anatraie minori durante il periodo migratorio.
Nelle zone umide vivono, tra le altre specie, airone rosso, sgarza ciuffetto, corriere piccolo, fratino, cavaliere d’Italia.
Tra i mammiferi, infine, è da menzionare la presenza del capriolo italico, una sottospecie endemica, oltre a cinghiale, daino, donnola, gatto selvatico.

LAGHI DI VARANO E DI LESINA
La costa settentrionale del Gargano è caratterizzata da due laghi costieri, che sono le aree umide più importanti del Sud Italia.
Nati come seni marini, sono stati chiusi da tomboli di sabbia circa un migliaio di anni fa e ora offrono rifugi a diverse centinaia di anatre svernanti, come pure a gru, cicogne e falchi di palude in migrazione.
Senza contare le visite provenienti dai vicini Balcani, che vedono anche la presenza dell’aquila anatraia maggiore e del falco pescatore.
Il lago di Varano si estende per un perimetro di circa 30 km e raggiunge i 5 metri di profondità ; più piccolo e allungato quello di Lesina che tuttavia si protende lunga la costa per circa 20 km.
La duna di Lesina, nota come Bosco Isola, ospita uno degli habitat mediterranei meglio conservati di tutta l’Italia, dove fiorisce anche il cisto di Clusio, un candido fiore presente in Nord Africa, Spagna e in poche località dell’Italia meridionale.
ALCUNE ESCURSIONI…
- BARACCONI – CARITATE
Tempo: 3 ore;
Dislivello: 528 m;
Partenza: Punto di ristoro di Baracconi. - BAIA DELLE ZAGARE – TORRE DEL SEGNALE – SPIAGGIA DI VIGNANOTICA
Tempo: 2 ore.
Dislivello: 151 m;
Partenza: Baia delle Zagare. - CARITATE – GINESTRA INFERIORE – GINESTRA SUPERIORE – TORRE PALERMO
Tempo: 6 ore;
Dislivello: 538 m;
Partenza: Caserma Caritate.
PRODOTTI DEL TERRITORIO
Un ricco patrimonio zootecnico (con razze autoctone come la bovina Podolica, la capra Garganica, la pecora Gentile di Puglia), la presenza dei laghi costieri di Lesina e Varano e un ambiente particolare, come quello della Foresta Umbra confinante con i vari habitat più tipicamente mediterranei, creano le condizioni per una ricca varietà enogastronomica.
Ecco allora la Muscisca, carne di pecora o di capra, salata e insaporita con peperoncino, finocchio selvatico, aglio ed essiccata al sole.
Poi dolci come le farrate, le ostie ripiene di Monte Sant’Angelo o i poperati.
E poi le anguille dei laghi costieri, le alici nere di Vieste, l’olio extravergine Dauna del Gargano, il vino, gli agrumi, le orecchiette, il caciocavallo podolico garganico, la fava di Carpino.