DESCRIZIONE
La Robinia o Gaggia o Acacia (Robinia pseudoacacia L.) è un albero caducifoglie, spinescente, alto fino a 25 m, tronco con corteccia spessa e rugosa, nodosa nei vecchi esemplari.
Foglie alterne, imparipennate, con 6-7 coppie di folgioline glabre, ovali, di colore verde pallido, con margine intero, con stipole trasformate in spine falciformi.
Fiori riuniti in densi racemi penduli con numerosi fiori papilionacei, a 5 petali bianchi, peduncolati, con intenso profumo dolciastro, mielato.
Il fruttoè un legume appiattito, pendulo, glabro, coriaceo, deiescente, rosso-bruno a maturità, lungo fino a 10 cm, che rimane sulla pianta per tutto l’inverno, contenente 3-10 semi reniformi, marroni e molto duri.
DISTRIBUZIONE E HABITAT
E’ una specie ubiquitaria, originaria delle regioni atlantiche nordamericane.
In Italia è presente in tutte le regioni e considerata invasiva.
Vegeta da 0 a 1300 (-1500) m s.l.m.
Predilige incolti, scarpate, siepi, margini delle strade e le rive dei fiumi.
è spesso usata per il consolidamento dei terreni franosi.

PARTI UTILIZZATE E PERIODO DI RACCOLTA
Le infiorescenze possono essere raccolte ad inizio fioritura, solitamente da maggio a giugno.
I singoli fiori o le infiorescenze, immersi nella pastella, vengono fritti per preparare aromatiche frittelle.
Aggiunti alle misticanze conferiscono un gusto piacevolissimo.
RICETTA DELLA NONNA: Frittelle di fiori di acacia
Preparare una pastella stemperando 2 cucchiai di farina bianca in mezzo litro di latte, aggiungere il rosso di un uovo, un pizzico di sale, la buccia d’arancia e lasciate riposare per un’ora.
Montare a neve il bianco dell’uovo ed unirlo alla pastella.
Passare i fiori nella pastella e friggeteli in olio bollente.
Scolarli su carta assorbente e servirli caldi con miele o con una spolverata di zucchero a velo.
CURIOSITA’
Il nome Robinia è dedicato da Carlo Linneo a Jean Robina (1550 -1629), giardiniere di Enrico IV e Luigi XIII, re di Francia, e fondatore nel 1590 dell’Orto Botanico di Parigi, dove fu coltivata la pianta per la prima volta in Europa; pseudoacacia, dal greco pseudés=che inganna, per le folgie simili ad alcune specie di questo genere.
E’ un albero resistente all’inquinamneto, infatti fu piantata lungo le ferrovie nell’epoca dei treni a vapore.
I legumi freschi erano usati in America per preparare uno sciroppo eccitante e narcotico.
I semi, in periodi difficili, sono stati usati per “allungare” la farina, tostati invece venivano impiegati come surrogato del caffè.
Le sue foglie sono raccolte per l’alimentazione dei conigli e sono appetite anche dai ruminanti.