FALSA ORTICA, LAMIO MACCHIATO

Nome scientifico: Lamium maculatum L.
Famiglia: Lamiaceae
La Falsa ortica è una specie erbacea perenne, pubescente, fusto a sezione quadrangolare, eretto-ascendente.
Foglie opposte, brevemente picciolate e prive di stipole, ovato-triangolari, cordate alla base, dentate al margine, con una macchia allungata lungo la nervatura mediana di color argenteo o biancastro.
I fiori sono riuniti in infiorescenze spiciformi alla base delle foglie superiori, con corolla formata da un tubo sottile, labbro superiore di color malva, concavo e ricurvo e labbro inferiore bilobato, a margine sfrangiato, con una evidente maculatura purpurea su sfondo quasi biancastro.
I frutti sono 4 piccoli mericarpi (nucule o acheni) obovoidi, di color castano.

Lamium maculatum L., Falsa Ortica
Lamium maculatum L., Falsa Ortica

DISTRIBUZIONE E HABITAT

La Falsa ortica è una specie Eurasiatica, dall’Europa al Giappone.
In Italia è presente in tutte le regioni e vegeta da 0 a 2000 m s.l.m. La si può trovare in campi, margini di boschi disturbati, discariche, ruderi e ambienti ruderali.

PARTI UTILIZZATE E PERIODO DI RACCOLTA

Le foglie giovani e le cime fogliari possono essere raccolti dall’autunno alla primavera, prima della fioritura.
Nella cucina popolare le cime fogliari possono essere utilizzate nella preparazione di minestre, insalate, frittate o come verdura cotta.

RICETTA DELLA NONNA: Pizza rustica al Lamio

Scottare le foglie di Lamium in poca acqua salata, scolare e strizzare.
Far rosolare in una padella con olio extravergine di oliva, uno spicchio d’aglio, una salsiccia e del peperoncino.
Versare la verdura in una ciotola ed unire un uovo, due cucchiai di panna da cucina, 1 cucchiaio di parmigiano, sale e mescolare.
Foderare una teglia con pasta sfoglia e versarvi il ripieno, lasciando 3 cm di bordo libero.
Ripiegare il bordo verso il centro in modo da sigillare la torta salata.
Spolverare con semi di sesamo e cuocere in forno a 180° per 40 minuti.

NOTE

Il nome del genere deriva dal greco lamos, laimos= bocca aperta, con riferimento alla forma bilabiata della corolla, l’epiteto specifico dal latino maculatus=macchiato, indica la caratteristica macchia biancastra delle foglie.
Questa specie può essere confusa con Urtica dioica, anch’essa commestibile, dalla quale si differenzia per l’assenza di peli urticanti e per la presenza della macchia biancastra lungo la nervatura centrale.