DESCRIZIONE
Il Dente di Leone comune (Leontodon Hispidus L.) è una pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle ASTERACEAE, con foglie estremamente variabili nella forma e nella presenza di peli; foglie disposte in rosetta basale, appressata al suolo, più o meno spatolate, con picciolo alato, margine intero o sinuato-dentato, fino a pennatosette.
Lo scapo fioral è privo di foglie e porta un unico capolino, pendulo prima della fioritura, con involucro costituito da bratee embricate, più o meno pubescenti.
I fiori sono ermafroditi, tutti ligulati, di colore giallo dorato, i più esterni con striature rosse inferiormente.
Il frutto è un achenio cilindrico, sormontato da un pappo bianco-rossiccio formato all’interno da peli piumosi e all’esterno da peli semplici.
DISTRIBUZIONE E HABITAT
E’ una specie europea-caucasica. In Italia è presente in tutte le regioni ad eccezione della Sardegna.
Vegeta da 0 a 2700 m s.l.m e predilige ambienti incolti e soleggiati, prati, aree lasciate al pascolo e bordi di strade.

PARTI UTILIZZATE E PERIODO DI RACCOLTA
Le giovani foglie e le radici possono essere raccolte da maggio fino a settembre, prima della fioritura.
Possono essere consumate sia crude che cotte (per frittate o minestre) ma sono di scarso valore.
La radice arrostita può essere utilizzata come surrogato del caffè.
RICETTA DELLA NONNA: Insalata di campo
Lavare accuratamente con le altre insalate raccolte in campo (es. Lactuca, Glebionis, Tordylium, Reichardia) e condire con un emulsione fatta con 1 cucchiaio di aceto, 3 di olio extravergine di oliva e una presa di sale.
Aggiungere fettine di mela e pezzettini di gehrigli di noce. Servire subito.
CURIOSITA’
Il nome generico deriva dal greco leon=leone e odontos=dente e si riferisce al margine dentato delle foglie, l’epiteto specifico dal latino hispidus=ispido, irsuto, si riferisce alla loro ruvidezza.