CASTELLO SAVOIA, Gressoney-Saint-Jean, VALLE D’AOSTA

Castel Savoia si trova a Gressoney Saint Jean e, dal cosiddetto belvedere, domina la vallata, meta di villeggiatura assai amata dalla Regina Margherita.
Realizzato per volere della Sovrana il maniero di stile medioevale ha un aspetto fiabesco esaltato da 5 torrette una diversa dall’altra che cingono l’edificio centrale.
Se l’esterno è rivestito di pietra grigia da taglio proveniente dalle cave locali l’interno è riccamente decorato da pitture ornamentali che fanno da vivaci sfondo agli arredi di ispirazione medievale e ovunque ricorrono richiami al fiore della margherita in riferimento al nome della Regina le cui iniziali si riconoscono spesso nella dimora.
Tra le dipendenze sono da segnalare la Villa Belvedere antica foresteria e Romitaggio Carducci dedicato alla memoria del poeta. Dal 1981 però il castello è diventato proprietà regionale.

Castello Savoia, Gressoney Saint Jean

CENNI STORICI

La Regina Margherita di Savoia, a seguito di alcuni soggiorni di villeggiatura trascorsi a partire dal 1889 dalla Regina Margherita e dal consorte Umberto I presso la Villa Margherita residenza del Barone Beck, la Regina volle far costruire una residenza per sé sul versante della valle al di sotto del Colle Ranzola da cui si gode un ampio panorama sulla valle e sulle cime del Monte Rosa.
Dopo alcune resistenze di Umberto I che preferiva soggiornare nel Castello di Sarre per lunghe battute di caccia, la Regina Margherita ottenne il permesso per realizzare a 1.440 metri di altitudine la sua dimora di villeggiatura che fece progettare dall’architetto Emilio Stramucci, già adoperatosi per i rimaneggiamenti del Palazzo Reale e anche alle altre dimore sabaude.
La posa della prima pietra avvenne nell’estate del 1899.
Re Umberto I nel castello non vi soggiornò mai poiché venne assassinato a Monza nel 1900 dall’anarchico Gaetano Bresci prima del completamento dei lavori nel 1904.
La Regina Margherita vedova, ormai relegata alla sola funzione di Regina madre, vi trascorse lunghi periodi di villeggiatura fino al 1925 ospitando anche illustri membri della letteratura di cui amava circondarsi tra cui il poeta Giosuè Carducci e l’affezionato nipote il giovane Principe di Piemonte Umberto II.
Dopo la morte della Regina Margherita avvenuta a Bordighera nel 1926 durante il suo soggiorno invernale a Villa Margherita, il Castello rimase chiuso per alcuni anni e venne venduto nel 1936 all’industriale milanese Ettore Moretti che lo mantenne quasi intatto.
I suoi eredi vendettero il Castello alla regione autonoma della Val d’Aosta nel 1981.

Castello Savoia, Gressoney Saint Jean

L’EDIFICIO

Pur fregiandosi del nome di Castello Savoia è in realtà una grande villa a tre piani in stile eclettico caratterizzata da cinque torri neogotiche e la commistione di stili fu un’esplicita richiesta della Sovrana che partecipò personalmente a procedere nei lavori con particolare assiduità.
L’edificio è stato costruito con ampio uso di rocce locali e appare in tutta la sua austerità ma l’alternarsi di moduli architettonici, la moltitudine di finestre bifori-trifori e la varietà di stili gli conferiscono un aspetto piuttosto omogeneo e armonioso.

LA STRUTTURA

La struttura si sviluppa su tre piani e presenta una pianta rettangolare affiancata dalle cinque torri neogotiche di differenti altezze di cui una ottagonale.
Esse sono sormontate da guglie tutte differenti l’una dall’altra, mentre la torre centrale, la più alta, ospita un terrazzo coperto caratterizzato da una copertura a cuspide con abbaini che garantivano la vista ai carabinieri reali su tutta la proprietà.


Nel piano terreno vi sono la sala da pranzo, la sala da gioco con un biliardo con i salotti, la grande veranda semicircolare e un salone d’onore con una pregevole scala in legno di rovere a doppia rampa semicircolare.
Pareti e soffitti lignei a cassettoni fittamente decorati con simboli sabaudi e motivi floreali che richiamano esplicitamente il nome della Sovrana sono opera dell’intagliatore torinese Michele Dellera.
I dipinti murali, i disegni e le tappezzerie in tessuto di lino e di seta sono invece opera di Carlo Cussetti. Il piano nobile ospita gli appartamenti privati dalla Regina e del figlio Vittorio Emanuele III, della nuora, della Regina Elena e del nipote Umberto II.
Una stanza più piccola era riservata alla Marchesa Paola Pes di Villamarina.
Al secondo piano ci sono ancora alcune stanze per gli ospiti e l accesso al terrazzo coperto da una torre più alta, mentre il piano interrato è adibito a cantina.

Castello Savoia, Gressoney Saint Jean

CURIOSITA’

Una particolarità che contraddistingue il Castello Savoia, ovvero l’assenza delle cucine, è opera della Regina stessa che volle far costruire al di fuori dell’edificio a circa 30 metri di distanza nella struttura che nel 1981 ospitava la biglietteria e i servizi igienici per i visitatori.
Il collegamento con le cucine per trasportare le vivande era garantito da una galleria ipogea dotata di un dopo doppio binario dove le portate percorrevano il loro breve tragitto su appositi carrelli elettrici chiusi ermeticamente fino a un ascensore interno che portava i pasti direttamente nella sala da pranzo del castello.
Un’ubicazione sul fianco della valle consente di godere un’ampia vista sul ghiacciaio Lyskamm e sul Monte Rosa.
L’edificio è inoltre circondato da un ampio parco che ospita una piccola pineta e il giardino roccioso ai piedi dell’edificio.
Collegate dal viale d’accesso al castello vi sono anche alcune strutture abitative e la Villa Belvedere che fungeva da foresteria, alloggio per i custodi, per la servitù e per la scorta dei Carabinieri Reali.
Una volta visitato tutto il castello, esattamente nel parcheggio, esiste un sentiero che porta fino al laghetto dentro Gressoney, un percorso che faceva la Regina.
E’ molto bello e tranquillo, è alla portata di tutti e non è un percorso impegnativo.

CURIOSITA’

La meridiana che è stata realizzata in facciata nel 1922 reca le parole augurali già riportate sull‘Orologio Solare di Cogne nel 1915 tradotto “ogni ora sia d’oro per la patria”. Poi è presente il giardino botanico che è stato inaugurato nel 1990 nel parco ai piedi del maniero, è costituito da aiuole rocciose con una specie botanica tipica dell’ambiente alpino.