Il Bosco di Sant’Antonio è una delle faggete più belle d’Abruzzo, caratterizzata dalla forma unica dei suoi faggi.
Si trova a poca distanza dal paese di Pescostanzo, in provincia dell’Aquila, ed è un luogo ammaliante immerso in un’atmosfera magica.
È anche un ottimo punto di partenza per avventurose escursioni per grandi e piccini in estate e in inverno, ideale per l’equitazione in primavera e popolare per lo sci di fondo. Questo luogo incantevole è un paradiso naturale nel cuore dell’Abruzzo e dovrebbe essere visitato almeno una volta nella vita, praticamente in ogni stagione.
IL BOSCO
È uno dei boschi più belli d’Abruzzo, un perfetto connubio tra storia e natura.
Il Bosco di Sant’Antonio è una riserva naturale nel comune di Pescostanzo, in provincia dell’Aquila, all’interno del Parco Nazionale della Majella.
Si estende tra i monti Pizzalto e Rotella e ospita una varietà di piante ed erbe rare, come il ciclamino primaverile, la genziana e il faggio dalla forma strana, oltre a specie animali pregiate come la donnola, la volpe, il tasso e il lupo appenninico.
Le sue caratteristiche morfologiche lo rendono un luogo ideale per il trekking, l’escursionismo, l’equitazione e lo sci di fondo, e una facile passeggiata permette di godere della bellezza e dell’atmosfera di questo angolo della regione, un vero paradiso naturale abruzzese.

ANELLO BOSCO DI SANT’ANTONIO – MONTE ROTELLA
La partenza è dal bosco di Sant’Antonio, lasciando l’auto nel piazzale dello chalet.
Subito dopo aver attraversato la strada, vicino alla fontana (indicata sulla mappa come “Fonte Fredda”, c’è un cartello che indica il percorso T4.
Oltre questo punto non ci sono stazioni di rifornimento, quindi assicuratevi di fare il pieno d’acqua (almeno 2 litri se fa caldo).
Seguire la strada seguendo il palo giallo e la targa blu con la lettera “D” del metanodotto che passa di lì.
Proseguire fino all’incrocio ufficiale della strada (deviare a sinistra).
Da qui inizia la salita nella faggeta. Prestare attenzione ai segnali dipinti sui faggi, a volte di difficile individuazione.
Dopo 15-20 minuti di salita, si raggiunge un piccolo prato immerso nella valle.
Salite sul rilievo a destra per godere di un bel panorama sulla città di Sulmona.
Per tornare su questo sentiero, però, bisogna proseguire a sinistra (seguendo la segnaletica ufficiale).
Da qui, la strada inizia la salita verso un crinale davvero spettacolare e unico.
Potrete godere di un panorama a 360° sulla Majella, Morrone Piana del Cinque Milia, Monti del Molise e sui Monti dell’Aquilano.
Il sentiero segue poi la cresta fino a raggiungere il Monte Rotella (cima più alta 2129 m), dove si trova un piccolo altare commemorativo degli Alpini.
EREMO DI SANT’ANTONIO
Storicamente considerata sacra, la riserva ha ospitato nel corso dei secoli numerosi eremiti, che hanno trovato nella tranquillità e nell’atmosfera dell’ambiente il luogo perfetto per meditare e fuggire dal resto del mondo e dal suo trambusto.
Immerso in un bosco di rami intrecciati di alberi secolari, l’Eremo di Sant’Antonio è una piccola e curata chiesa medievale dedicata all’omonimo santo, patrono dei luoghi isolati e solitari.
ATTIVITA’ VARIE
Il bosco si estende per 17 ettari, con aree picnic dove rilassarsi e godere della tranquillità della riserva naturale.
Da qui, diversi tipi di sentieri vi condurranno attraverso il bosco, passando davanti all’eremo di Sant’Antonio e su pendenze più o meno dolci nel cuore di questo luogo fiabesco.
Un abbigliamento comodo e, naturalmente, scarpe da trekking sono quindi indispensabili per scoprire questo ambiente unico, uno dei più affascinanti dell’Italia centrale.
Il trekking non è l’unica attività che si può praticare in questa riserva.
In inverno, la foresta si trasforma per dare spazio agli appassionati di sci di fondo.
Le piste sono avventurose, caratterizzate da sentieri alberati e da pendii che si addolciscono man mano che si avvicinano alle piane, rendendolo un paradiso per gli amanti della disciplina.
COME ARRIVARE
Per raggiungere la riserva, prendere l’A1 da Napoli fino a Pescostanzo, oppure da Roma o Pescara prendere l’A25 fino a Sulmona e seguire la strada nazionale.
Una volta arrivati in paese, seguite le indicazioni stradali e la riserva si trova a pochi chilometri di distanza.