ABETE BIANCO – ABETE ROSSO

ABETE BIANCO

L’Abete bianco, Abies Alba Mill., è un albero alto fino a 50 m appartenente alla famiglia delle Pinacee.
Presenta un apparato radicale fittonante inizialmente, poi fascicolato.
Corteccia, grigio-argentata, opaca, liscia nelle piante giovani, poi desquamante, resinosa.
Gli individui giovani presentano portamento piramidale, in quelli maturi l’apice rallenta lo sviluppo mentre i rami inferiori si accrescono maggiormente così che la parte sommitale tende ad assumere aspetto appiattito.
Gemme ovoidali, non resinose; squame con apice arrotondato.
Foglie persistenti fino a 8-12 anni, base della foglia cuneata, apice arrotondato, smarginato o acuto, pagina inferiore con due linee bianche separate dalla nervatura mediana di colore verde pallido, pagina superiore verde scuro, lucida.
Le foglie sono distribuite diversamente a seconda del tipo di ramo: sui rami posti all’ombra sono disposte ai due lati (a pettine) e hanno apice smarginato o arrotondato; sui rami fertili sono disposte su più file (a spazzola) e hanno apice smarginato; sui rami principali sono sparse ed hanno apice acuto.
Coni staminiferi lunghi 1-3 cm, violetti.
Coni ovuliferi eretti, cilindrici, ristretti verso l’apice, verdi quando immaturi, poi bruno-rossastri; brattee estroflesse e reflesse.
Semi ovoidi, rossastri, lunghi 2-3 cm.
Predilige ambienti umidi e suoli profondi e freschi, silicei o argillosi, ha spiccata tendenza sciafila; teme le gelate tardive.
Forma boschi puri o misti, in Appennino lo si ritrova nei popolamenti a Faggio.
Sulle Alpi vegeta fra 800 e 1600 m, sull’Appennino fra i 900 e 1700 m.
Nel centro-sud si ritrovano abetine di indubbia origine antropica.
Abies nebrodensis (Lojac.) Mattei è endemico della Sicilia, ove si ritrova sulla Madonia.
Si distingue dalla precedente per avere foglie più corte e rigide e rametti glabrescenti.

Abete bianco
Abete bianco

ABETE ROSSO, PECCIO

L’Abete rosso, Picea abies L., è un albero alto fino a 50 m appartenente alla famiglia delle Pinacee.
E’ un albero con chioma conico-colonnare, con apparato radicale orizzontale e superficiale.
La corteccia è sottile e di colore bruno-aranciato sulle piante giovani, poi grigiastra e desquamante in placche tondeggianti o irregolarmente quadrangolari.
Branche superiore ascendenti, le inferiore pendule; rami giovani, rossastri, penduli, eretti o ascendenti.
Gemme coniche, acute, con squame bruno-rossastre, non resinose.
Foglie lunghe 1-2.5 cm, a sezione rombica, quelle della parte superiore del ramo più o meno appressate e rivolte in avanti, quelle della parte basale patenti; lamina rigida, verde scura, con 2-3 linee stomatali su ogni lato.
Coni penduli, cilindrici, lunghi 15-20 cm, verdi quando giovani, bruni a maturità; squame 18-30 x 15-20 mm, rigide, con margini erosi o dentati con apice prolungato per 6-10 mm oltre il seme.
Specie prevalentemente alpina, vegeta fra i 400 e i 200 m, formando boschi puri o in consociazione con Abete bianco, Larice o Faggio.
Come l’Abete bianco, questa specie vive in ambienti ad elevata umidità ma, a differenza di questo, non è strettamente sciafila, pur tollerando l’ombreggiamento, soprattutto negli stadi giovanili; sopporta molto bene le basse temperature, mentre è sensibile alle gelate tardive.
Vegeta bene in suoli ricchi e freschi, generalmete su substrati silicatici.
Boschi puri di Abete rosso si ritrovano anche nel sud Italia, ma sono di chiara origine antropica.

Abete rosso, peccio
Abete rosso, peccio